29 SETTEMBRE 2014

29 settembre 2014

Ciao, sono Maria Chiara Crippa, pratico orienteering da ormai 10 anni ed è parte della mia vita, se non –quasi- la mia vita. È uno sport poco noto ma che di distanza e non distanza se ne intende. Distanza è ciò che divide te, orientista, dalla lanterna che devi trovare, ma una volta fatta la tua scelta di percorso, quella distanza si assottiglia fino a scomparire.

Mentalmente ciò che prima appariva lontano, ora è proprio di fianco a te… che la distanza sia una questione mentale? Siamo noi che creiamo una distanza dall’Altro, dagli Altri e da ciò che ci circonda… una distanza che la nostra mente crea e il più delle volte si tratta di una costruzione priva di fondamento. Le distanze –e certe distanze- sono solo e unicamente mentali.

Nel mio girare il Mondo per sport ho conosciuto tante persone di nazioni “diverse”, con “abilità diverse” ma tutte lì su quello stesso campo a competere nello stesso modo, senza distinzioni.Certe distanze sono solo e unicamente mentali!

Maria Chiara Crippa
-ORIENTEERING-

29 settembre 2014

Ciao, siamo Charlène Guignard e Marco Fabbri, atleti olimpionici di pattinaggio su ghiaccio.

Ogni giorno, accendendo la televisione, ascoltando la radio, leggendo i giornali… ci imbattiamo in un numero elevatissimo di notizie che hanno tra loro un fattore in comune: la DISCRIMINAZIONE. La discriminazione, in tutte le sue forme, è presente purtroppo ovunque, sebbene esistano molte strade per combatterla; una di queste è proprio lo sport, che tra le sue mille risorse e i suoi numerosi pregi può includere anche la capacità di combattere la discriminazione.

Nel nostro caso specifico pratichiamo uno sport dove omosessuali e persone di etnia e culture diverse condividono momenti di grande intimità e convivono senza barriere, il tutto grazie proprio allo spirito dello SPORT.

Dunque, insieme ad un sentito ringraziamento verso “WRITING THE DISTANCE” per averci dato la possibilità di prendere parte a questo progetto, esortiamo tutti a considerare l’importanza dello sport per abbattere ogni ostacolo. Un saluto a tutti.

Charlène Guignard e Marco Fabbri

29 settembre 2014

Siamo Bianca Manacorda e Niccolò Macii e pratichiamo pattinaggio su ghiaccio in coppia e facciamo parte da quattro anni della nazionale italiana.

Nel nostro “ambiente” non si sente il fenomeno del razzismo o della discriminazione dei sessi; infatti nelle gare, come Gran Prix e Mondiali, gareggiamo contro atleti ognuno di nazionalità diversa, passando dalle Filippine al Canada. Anzi noi cerchiamo di socializzare e legare sempre con chiunque, senza mai pensare alla provenienza o inclinazione sessuale. Quindi per noi la discriminazione non è un fattore che ci caratterizza anzi ci siamo accorti, viaggiando per il mondo, che più si conosce di altri paesi e culture, più si cresce culturalmente.

Grazie a “Writing the Distance” per averci dato la possibilità di esprimerci su questa tematica.

Bianca Manacorda e Niccolò Macii

29 settembre 2014

Caro lettore,

siamo due atleti della Canottieri Lario e pratichiamo canottaggio da diversi anni. Da sempre siamo abituati a condividere i nostri allenamenti, fatiche, gioie, successi e sconfitte con atleti di diversa lingua, cultura, nazionalità e con disabilità fisiche e mentali. Tutto ciò ci permette, rispetto alle persone che non praticano sport, di accorciare più facilmente le distanze con queste persone migliorando il nostro rapporto con loro.

Ringraziamo il “Festival delle Lettere” e “Writing the Distance” per averci dato modo di riflettere su questi argomenti.

CANOTTIERI LARIO, ETICA PER LA VITA!

Gaia Marzari e Davide Gerosa

29 settembre 2014

Ciao a tutti,
sono Davide Cattaneo e pratico sport dall’età di sei anni.

Gioco a calcio ed ho avuto la fortuna di praticare questa disciplina a livello professionistico per dodici anni in quella che ora è l’attuale Lega Pro. Quello che mi sento di scrivere sul tema della discriminazione è che tra le varie forme di rispetto che lo sport si prefigge di insegnare, la più significativa è l’accettazione delle capacità, delle difficoltà e delle diversità altrui.

Mi auguro che nel mondo, anche grazie all’operato di atleti e grandi campioni, le discriminazioni diminuiscano e cessino di esistere il prima possibile!!!

Grazie

Davide Cattaneo

29 settembre 2014

Ciao a tutti, sono Dario, per lo sport ho girato il mondo, conosciuto persone, scoperto culture lontane dalle mie e non vorrei mai smettere di conoscere tutto questo.

Non c’è cosa più bella ed interessante, tutti siamo uguali ma diversi allo stesso tempo, uniti dalla vita ma separati da distanze.

Ognuno può darti o insegnarti tanto, non si smette mai di imparare.

Dario Betti

29 settembre 2014

Per noi la cosa più bella dello sport è il GRUPPO.

All’interno di un gruppo siamo tutte uguali, lottiamo insieme per raggiungere lo stesso obiettivo.

Il basket per noi elimina la distanza.

IL SANGA MILANO

Vale ♯ 20
Stefi ♯ 16
Giulia ♯ 4
Fede ♯ 9
Alice ♯ 5
Lori ♯ 13
Gaia ♯ 6
Carlotta ♯ 18
Claudia ♯ 11
Silvia ♯ 7
Cala! ♯ 19
Dunja ♯ 8
Maffenini ♯ 10

29 settembre 2014

Lo sport è un veicolo importante per unire le persone: sul tatami, in piscina, sul campo…

Non importa quanto tu sia bello, se tu sia nero o bianco, se sei omosessuale o altro; l’importante è dimostrare quanto vali e sarai considerato solo per ciò che dimostri di essere.

Lo sport accorcia le distanze ed elimina i pregiudizi.

Matteo Milani

29 settembre 2014

Credo che uno sportivo più di chiunque altro riesca a superare ogni genere di differenza sociale perché non conta come sei ma quello che fai!

Importa l’impegno e la dedizione allo sport.

L’attività che ognuno pratica ci porta a confrontarsi con persone molto lontane da noi, ma che si rende vicini e uguali.

Marco Marazzi